Il tema è quello del pellegrinaggio in Terrasanta, le cui origini risalgono agli albori del Cristianesimo.
I viaggi verso i luoghi santi con l’intento specifico di commemorare il “fatto” cristiano, hanno infatti avuto inizio già nel II secolo (il vescovo di Sardi Melitone è fra i primi a parteciparvi) e si intensificano poi dopo Costantino.
La mostra concentra l’attenzione su tre documenti dell’antichità, che illustrano il viaggio verso la Terra Santa, anche se con diversa ispirazione.
Il primo è l’Itinerario Burdigalense (noto anche comeGerosolimitano), datato all’anno 333 d.C., che elenca le tappe della via da Bordeaux aGerusalemme attraverso buona parte dell’impero romano. Il tratto asiatico di questo percorso reca qualche indicazione anche su luoghi ricordati dalla Bibbia o dai Vangeli.
Il secondo documento risale alla fine del IV secolo: si tratta dellaPeregrinatio di Egeria, il diario del viaggio di questa matrona romana che si spinse a visitare anche loca sancta del Sinai e dell’Egitto. Il viaggio di questa matrona si affianca a quello, ugualmente a carattere religioso, compiuto da altre donne come ad esempio la madre di Costantino Elena.
Viene infine esaminato un testo databile forse al VI secolo, opera di un anonimo viaggiatore piacentino, che segna una decisa svolta verso forme di vero e proprio “turismo religioso”: ad ogni tappa significativa il pellegrino incontra le guide, i ciceroni, che gli mostrano luoghi ed oggetti significativi, come la mangiatoia della nascita di Gesù, a Betlemme. Il percorso evolutivo del pellegrinaggio-viaggio nell’antichità viene illustrato attraverso immagini di luoghi, monumenti e oggetti portati come reliquie dai pellegrini.
Tutto ciò costituisce la prima parte della mostra, realizzata in occasione del Meeting per l’Amicizia tra i popoli del 1995, mentre la seconda parte dell’esposizione è stata ideata dal Centro culturale “Augusto Del Noce”, per documentare il ruolo svolto dalla Destra Tagliamento nell’ambito dei percorsi stradali, fluviali e marittimi verso Gerusalemme. In particolare sarà messo in evidenza il ruolo svolto dagli ospizi per i pellegrini, nonché le figure di del goriziano Michele da Rabatta e di Morando dei conti di Porcia, protagonisti di un pellegrinaggio al Santo Sepolcro nel 1396.
La mostra “Verso la Terrasanta.” tuttavia non vuole solo aiutare a riscoprire le origini del pellegrinaggio cristiano, ma anche contribuire a richiamare l’attenzione sulla realtà odierna dei cristiani in Palestina, che vivono in una condizione di grave difficoltà sociale ed economica, se non di vera e propria persecuzione. Per questo nell’ambito della mostra si potrà prendere contatto con gli artigiani cristiani della Palestina, alcuni dei quali saranno anche invitati a raccontare la propria esperienza. Sarà un’occasione per conoscere una presenza preziosa nei Luoghi santi, che spesso sopravvive grazie alla vendita di oggetti religiosi, ma che rischia di scomparire senza la nostra attenzione e solidarietà.